Ringraziamo il blog
L’ANTRO DEI LIBRI
per la recensione di UN SOGNO PER FEO a cura di MoiSelf
Riportiamo il testo dell’autrice:
Se tu fossi Feo, un ragazzino senza interessi, desideri e sogni, dormiresti per tutto il giorno.
Ma se una notte un libro sinfonico ti catturasse e ti portasse in un mondo fantastico?
Se tutti, lì ti chiamassero Grande Saggio?
E se un intero regno confidasse in te per la sua salvezza?
Ti sveglieresti allora?
Inizieresti a compiere un percorso di crescita per il bene tuo e di chi ti sta intorno?
Vivere un libro, ascoltarlo e sognare con lui.
Di solito, quando si compra un romanzo e lo si legge, ci si ritrova trasportati in un mondo magico: il mondo in cui tutto può succedere e l’immaginazione regna sovrana.
Capita, ad alcuni lettori, di ascoltare la propria musica preferita, cuffiette ed mp3 alla mano ed il libro nell’altra.
Ma cosa succede se il libro ha la sua colonna sonora originale e dei QRCodes stampati sulle pagine?
Come cambia l’esperienza della lettura, se insieme al libro devi usare anche lo smartphone?
LA MIA ESPERIENZA
Prima di scrivere la recensione vera e propria, desidero soffermarmi su questo innovativo modo di leggere un libro.
Mi sono trovata in prima persona a sperimentarlo e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa: dopo una pagina e mezza di narrazione, troviamo subito il primo QRCode che, dopo essere stato scansionato con l’app gratuita Vesepia, apre il player per il brano musicale.
Nonostante sia Lorenzo che Giacomo mi avessero avvertita che un pezzo della narrazione scorreva sul cellulare, a primo impatto non mi ero resa conto della cosa ed ero abbastanza impacciata a gestire cartaceo e smartphone (parlo sempre del primo brano introduttivo), ma dal secondo brano in poi ho capito la dinamica ed aspettavo con ansia il momento musicale per perdermi in un’altra dimensione.
E’ importante ascoltare la musica con delle buone cuffie o, come ho fatto io, con uno speaker bluetooth per rimanere coinvolti appieno.
Feo è un ragazzino di 12 anni, senza sogni, interessi e voglia di fare: ama il suo letto e non vede il motivo di leggere i libri che la vecchia Elsa, la strega del suo paese, gli regala ogni anno per il suo compleanno.
Ma, un giorno, Feo si troverà “catturato” da un libro sinfonico che lo catapulterà nel Dodicesimo Regno, un luogo fantastico che lo acclama e lo venera come Grande Saggio ed ha bisogno di lui per riuscire a salvarsi da una forza oscura che minaccia il loro mondo.
Il ragazzino, inizialmente, vuole semplicemente tornarsene a casa per dormire, negando di essere colui che il popolo crede sia, ma per farlo deve trovare il Mago Intellectus, l’unico in grado di aprire il portale magico.
E’ proprio questo cammino che lo porterà a fare la conoscenza di vari animaletti e personaggi buffi e divertenti che, dietro i loro nomi e le loro azioni, nascondono tanti significati e, grazie a loro, Feo conoscerà il vero significato dell’amicizia.
Ma Feo troverà il suo sogno?
Riuscirà a salvare il Dodicesimo Regno?
Ma, soprattutto, è davvero lui il Grande Saggio?
A tutte queste domande c’è una sola risposta: correte a leggere il libro!
La storia è molto avvincente ed ha una morale bellissima – quella di non arrendersi mai, lottare per i propri sogni e, perché no, aprire la mente leggendo un buon libro –, e nonostante il target sia espressamente “per bambini dagli 8 ai 12 anni”, credo che questa lettura faccia bene anche agli adulti che hanno perso di vista il loro sogno.
Questo libro è un mix di generi: è collocabile nella sezione “nuovo romanzo di formazione” (in quanto si segue la maturazione del protagonista), ma si trova a suo completo agio tra le favole.
Senza ovviamente dimenticare che la stretta “collaborazione” tra cartaceo e digitale lo rende praticamente unico nel suo genere.
Ciò che ho amato di questo romanzo, oltre la semplicità del linguaggio e la linearità della narrazione, è la musica.
Giacomo Sances – che non è solo uno scrittore, ma anche un Maestro ed un professore di musica – ha composto una colonna sonora splendida, dalla forte connotazione epica, che accompagna fluidamente lo svolgersi delle azioni e fa entrare “nel vivo” della narrazione anche per mezzo dei numerosi strumenti e dei cori.
Lo scopo palese di questo Romanzo Sinfonico è l’insegnamento dei buoni valori che, ad oggi, sono quasi sconosciuti nei bambini che si trovano nella fascia di riferimento.
Quello latente-ma-non-troppo è che l’arrendersi alle prime difficoltà farà crescere con quei rimpianti tipici di chi arriva all’età adulta e sarà insoddisfatto della propria vita.
I personaggi che incontra Feo durante il suo viaggio sono tutte metafore di ciò che le nostre scelte ed i nostri comportamenti ci portano a diventare.
Troviamo, tra i tanti temi trattati, la sfiducia e la scarsa autostima, il forte disinteresse, l’aver perso ogni speranza dopo un fallimento, la rassegnazione e l’orgoglio, la vanagloria, l’accidia, l’invidia, la schiavitù mentale e l’incapacità di scelta, tutte cose che impediscono ai sogni di prosperare.
Per quanto mi riguarda, ho trovato il capitolo dei due olivi – ovvero il capitolo 5 – davvero commovente, così come l’emozione per il resto delle storie dei personaggi collegati che, man mano che si procedeva nella narrazione e si scoprivano le correlazioni con il mondo reale, cresceva sempre di più.
Ho trovato avvincenti tutti i brani composti da Giacomo, capaci di smuovere le acque della comprensione del lettore/ascoltatore con una forza gentile ma decisa.
Riguardo l’app, finalmente Vesepia ha reso lo smartphone utile ai minorenni, facendoli avvicinare alla lettura con i mezzi odierni e gli adolescenti non sono più portati a vegetare sui social o giocare a videogames che ledono solo la loro purezza e la voglia di scoprire mondi nuovi.
I miei complimenti vanno anche ad Alessandro Tredici ed alle sue meravigliose illustrazioni (alcune delle quali sono presenti in questo articolo) che, abbinate alla splendida colonna sonora, aiutano il lettore a sentirsi parte attiva della narrazione.
In definitiva, questo libro sprona a prendere in mano la propria vita ed a credere fermamente che i sogni si avverano, ma solo dopo aver sofferto ed aver attraversato mille pericoli ed insidie (spesso auto-causate dall’aver smesso di crederci) e dovrebbe essere letto ed ascoltato da tutti.
La domanda che mi sono posta leggendo questo romanzo sinfonico è quella che sto per girare a voi:
“Ma se i sogni fossero semplici da realizzare, sogneremmo lo stesso con tutto il cuore?”
VOTO: 5 stelle
Moi-Self